Si torna a correre, finalmente!
Dopo una lunga attesa o meglio uno stop forzato, finalmente abbiamo il via libera a riassaporare quel senso di libertà negata. La voglia di uscire è tanta dopo questo interminabile periodo di quarantena che ci ha costretto a stare in appartamento o in piccoli spazi e non poter neanche saltar troppo per non disturbare i vicini del piano di sotto. Ora ci siamo. Siamo pronti, la strada di campagna o il bosco a pochi chilometri ci aspetta. Ancora non è chiaro se e dove sarà obbligatorio o meno l’uso delle mascherine per praticare attività fisica (con tutte le riserve del caso, visto che potrebbe essere addirittura controproducente).
Parola d'ordine cautela
Non esageriamo subito con le sfuriate e le lunghe uscite, per recuperare tutto il tempo perso, perché l’infortunio potrebbe essere dietro l’angolo. Non tutti purtroppo hanno avuto la fortuna di correre su tapis roulant, quindi è meglio stare cauti e attenti durante le prime uscite.
Un consiglio che mi sento di dare, dettato dalla mia esperienza podistica e fisioterapica, è quello di comportarsi come se stessimo rientrando da un infortunio che ci ha bloccato per lungo tempo; quindi scarpe adeguate e procediamo a step.
A seconda del livello di preparazione precedente la quarantena, la prima fase potrebbe essere di circa una settimana-dieci giorni con uscite alternate di non più di mezz’ora di corsa, ricordando sempre lo stretching pre e post allenamento. I muscoli hanno perso tono ed elasticità quindi è importante alternare la corsa (se possibile su terreni morbidi come prato o strade di campagna) alla bicicletta che è un toccasana per detendere le fasce muscolari.
In seconda fase si può allungare tempo e distanza fino ad arrivare ai 40-45 minuti. In alternativa si può provare a variare i ritmi (stando però sui 30-35 minuti) senza far salire i battiti cardiaci oltre 140-145 perché anche il cuore è un muscolo e va riallenato gradualmente.
Nella terza fase, quindi dopo un mesetto, è possibile arrivare a correre 50 minuti-1 ora per poi dare spazio alle sensazioni e iniziare a mettersi alla prova.
Il segreto è quello di ascoltarsi e controllare sempre il passo, è importante rallentare ed eventualmente fermarsi ad ogni segnale di dolore che deve suonare come una campanella di allarme e camminare se necessario.
Attenzione al peso
Se durante la quarantena, come successo a molti, ci si è appesantiti è sbagliato usare la corsa prolungata come espediente per perdere peso velocemente: il peso acquisito, insieme alla perdita di allenamento, può funzionare come mix dannoso alle articolazioni e ai tendini. Si rischia insomma di procurarsi importanti lesioni, ecco perché la gradualità – soprattutto in questi casi – vince sempre.
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